LA FAVA
La fava è un legume antico ma all'inizio del 1900 veniva mangiata solo da
chi non aveva altro per potersi sfamare.
Oggi per noi è diventato uno sfizio. Si trova sia fresca, solo in
alcuni mesi dell'anno, che può essere mangiata cruda (ottimo
l'abbinamento fava, pecorino e salumi) o cotta in vari modi; oppure la
si trova secca o surgelata, durante tutto l'anno, che può essere solo
cotta.
La fava ha un caratteristico sapore dolce simile a quello dei
piselli, ma a loro differenza contiene meno amido, ha un buon
apporto di proteine vegetali, ferro e non contiene grassi e colesterolo; inoltre
ogni etto di fava fresca contiene 37 calori,
mentre per ogni etto di fava secca le calorie sono 342. Questo perché la fava
fresca contiene l'80% di acqua mentre quella secca il 13%. Non possono
essere mangiate da chi soffre di favismo, un disturbo dovuta
dall'incapacità di riconoscere un enzima presente nel legume.
GLI ASPARAGI
Ai tempi dei greci gli asparagi erano considerati un
potentissimo afrodisiaco e per questo vennero banditi dalle tavole del
Medioevo che era sotto l'influsso della chiesa; ma poi tornarono sulle
tavole dei ricchi signori di Firenze nel '500. Gli asparagi appartengono alla famiglia delle liliacee e crescono
spontanei nel bacino del mediterraneo, nell'Asia e nell'Europa centrale.
E' una pianta che ama terreni fertili e sabbiosi, per questo la maggior
parte delle volte crescono nei pressi di fiumi e mari. Gli asparagi
arrivano in primavera e vengono raccolti prima che la pianta raggiunga
il metro d'altezza. Sono ricchi di vitamine A, C e gruppo B; di fosforo,
calcio, magnesio, potassio, fibre e ferro. Contengono il 95% di acqua, sono poveri di proteine,
glucidi, lipidi. L'asparago è diuretico e quindi combatte la ritenzione
dei liquidi, sedativo cardiaco, aperitivo,
lassativo. Grazie a tutte queste proprietà aiuta a purificare
l'organismo e apporta dei benefici al fegato, all'intestino ai reni e
fluidifica il sangue. Vanno evitati in caso di gotta,
arteriosclerosi, calcoli ed infiammazioni delle vie respiratorie; è
consigliato però a chi è anemico e a chi deve seguire diete perché ha un
basso apporto calorico.
Di asparagi ne esistono 2 tipi: i bianchi e i verdi. Per ottenere
gli asparagi bianchi è necessario sotterrarli evitando così la luce
del sole e quindi la fotosintesi; questi asparagi hanno un sapore più
delicato dei verdi. In Italia molto rinomati per la loro morbidezza sono
gli asparagi bianche di Bassano del Grappa dove trovano sempre il modo
per essere i protagonisti della tavola; ad esempio con il riso o serviti
con una salsa a base di uova sode. Gli asparagi bianchi se sono freschi
si spezzano ma non si piegano.
Gli asparagi verdi possono essere coltivati o di bosco. Questi
ultimi hanno sapore più intenso, aromatico e amarognolo. Hanno le stesse
virtù medicinali di quello comune e hanno gli stessi impieghi
alimentari. Inoltre sono molto usati in fioreria e come pianta da
addobbo anche per la casa. Per verificare la loro freschezza basta vedere la
loro flessibilità e le punte che devono essere diritte e sode.
Gli asparagi se non si consumano subito si devono conservare ben
avvolti in un panno umido e dentro un sacchetto di carta in frigo. Prima
di consumarli bisogna togliere la parte finale perché é dura e
raschiarli un po' sempre nella parte finale per eliminare le squamette
più dure. Dopodiché si fanno cuocere dentro una pentola della stessa
altezza con acqua salata. Si mettono in pentola solo quando l'acqua bolle; in
piedi e con le punte fuori dall'acqua: ma per evitare di perdere troppe
proprietà sarebbe meglio la cottura a vapore.
In cucina i più sottili vengono mangiati anche crudi, conditi con
un po' d'olio, pepe e succo di limone, mentre i più grandi cucinati in
mille modi sia come verdura con salse e condimenti vari, sia per
preparare sughi, minestre, risotti, frittate, il ripieni dei ravioli,
pizze... L'importante è che il loro sapore no venga mai coperto da altri
ingredienti.
Un 'altro utilizzo degli asparagi sono gli infusi realizzati con
le radici per favorire la diuresi e per disturbi cardiaci; con le punte
ci si possono fare degli sciroppi come tonico per i polmoni, inoltre la
tradizione gli attribuisce anche virtù afrodisiache.
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