Il "mangiaebevi" esiste anche in natura sottoforma di
meloni e cocomeri perché sono solidi ma contengono un'imponente
riserva d'acqua: 94% del peso totale nel melone e il 95% nel cocomero.
Questo li rende ideali nei mesi caldi perché reintegrano le nostre
riserve idriche perse col sudore e si possono mangiare a colazione, a
merenda o a sera inoltrata. MELONE Il melone è un
frutto molto rinomato in cucina soprattutto tra gli antipasti ( il più
classico è prosciutto e melone), ma è anche ottimo come gelato o nella
macedonia per renderla più gustosa e meno calorica. Incide pochissimo
sul bilancio energetico perché ad esempio 3 fette di melone (ca. 4
etti) apportano 60 calorie che sono derivate dagli zuccheri (8 gr. per
etto). Tutto ciò perché l'acqua contenuta nel melone ha valore
energetico nullo e quindi niente grassi e proteine. Il sapore dolce del
melone è derivato da alcuni acidi liberi e da dolcificanti naturali. Il
melone contiene potassio, un sale minerale che è utile per chi ha la
pressione alta e per chi fa molto uso di sale. Apporta anche vitamina C
e caroteni che sono precursori della vitamina A e preziosi antiossidanti.
I meloni a polpa arancione contengono fino a 180 volte più caroteni di
quelli a polpa bianca. Attenzione a comprarli ! Bisogna
sempre prenderli profumati e quindi maturi perché una volta staccato il
frutto dalla pianta questo interrompe il suo processo di maturazione e
gli amidi non si trasformano più in zuccheri perché non hanno più la
fotosintesi clorofilliana, quindi stando in casa non maturano
assolutamente. La croccantezza del melone tende a diminuire velocemente
man mano che passano i giorni e quindi andrebbe comprato e consumato. COCOMERO Come
abbiamo già detto per il melone, il cocomero è un alimento sano,
nutriente e dissetante che ci salva un po' dalla calura estiva e dalla disidratazione.
Il cocomero ha una lunga storia, ne hanno trovato traccia addirittura
nella Bibbia dove si dice che gli ebrei quando erano nel deserto del
Sinai rimpiangevano i frutti rossi e succosi dell'Egitto. In
Italia è arrivato secoli fa con i crociati del Medio Oriente, infatti
il nome anguria deriva dal greco. Se ne trovano diverse varietà con
semi o senza e addirittura in Giappone li hanno fatti cubici. Il
cocomero come abbiamo già detto e costituito dal 95 % d'acqua; contiene
zuccheri digeribili ma solo 4 gr. per etto e una fetta di cocomero da 1/2
Kg. apporta 37 calorie (meno della metà di una mela). Il suo gusto dolce
è merito di aromi naturali e di acidi liberi contenuti nella polpa; ma
il cocomero contiene anche sodio, fosforo, potassio, elemento importante
in estate, ed è privo di colesterolo. Il cocomero come il melone deve
essere acquistato maturo e consumato subito. Per capire se è maturo al punto
giusto di solito si batte la mano sulla buccia, più il rumore e profondo
più è maturo; oppure si guarda la buccia che deve essere liscia e di
colore verde e crema. La polpa non deve avere strisce bianche e semi
chiari perché ancora non è giunto a maturazione. A proposito
di semi! Si deve stare attenti ad eliminarli tutti perché oltre un
certo numero (2 per i bambini e 5 per gli adulti ) danno effetti
lassativi. Per conservare al meglio il cocomero non mettetelo
nel congelatore ma in frigo avvolto da un panno di cotone bianco. Il
cocomero si consuma fresco a fette, per fare dolci, in macedonia,
centrifugato con ghiaccio tritato. Un consiglio! Se il
cocomero vi è indigesto è perché lo mangiate troppo freddo, quindi
se vi piace la sensazione di fresco in bocca data dal frutto ghiacciato,
mangiatelo a piccoli pezzi e masticate con calma.
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