I peperoni appartengono alla famiglia degli antociani e sono
giunti in Europa nella seconda metà del '500 dall'America e dalle Antille.
Inizialmente, il peperone, fu chiamato "pepe d'India" e fu subito
apprezzato perché paragonato alle spezie orientali, in seguito venne chiamato
"peperone" a causa del sapore piccante simile al pepe. Fu coltivato subito in
tutta l'Europa meridionale e anche nell'Italia centro-meridionale.
Ne esistono vari tipi:
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i quadrati di Norcia o Asti (gialli o rossi);
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i sodi di Voghera (gialli);
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gli oblunghi della California o Olanda (gialli o rossi);
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i lunghi e affusolati di Spagna (verdi).
Il fatto del colore (verde, giallo o rosso) ci fornisce
indicazioni sulla quantità di vitamina C: in quelli gialli e rossi (cioè a
maturazione completa) ce n'è di più che in quelli verdi (non ancora giunti a
maturazione) e soprattutto se sono giunti a maturazione sulla pianta. Per
usufruire al meglio della vitamina vanno però consumati crudi o appena scottati.
Dal colore dipende anche il tipo di antiossidanti presenti che proteggono
dall'invecchiamento delle cellule. Comunque tutti i peperoni sono indicati anche
per chi è a dieta perché le calorie contenute in essi sono davvero poche circa
25 calorie per 100 grammi; contengono inoltre molta acqua (92%), betacarotene
che è il precursore della vitamina A, potassio, fibre e non contengono né grassi
né colesterolo. La loro fibra alimentare ha una struttura compatta che, se
aggiunti all'insalata, fanno aumentare il tempo di masticazione e quindi il
senso di sazietà.
Non serve, per condirli, aggiungere molti grassi o sale perché
hanno già un sapore spiccato e piccante che deriva da una sostanza chiamata
capsicina che accelera il metabolismo. Se fate fatica a digerire i peperoni vuol
dire che siete sensibili a delle sostanze contenute in essi ancora in via di
studio, ma per renderli più digeribili vanno masticati a lungo soprattutto se
crudi.
Il periodo migliore per acquistarli è quello estivo-autunnale
anche se si trovano tutto l'anno; quando si acquistano bisogna stare attenti
alla buccia che deve essere lucente e tesa con polpa soda e croccante. Si
conservano bene in frigo (nella parte fredda) per 1 settimana così da non
perdere le qualità, ma dopo 10 giorni sono da buttare. In cucina vanno bene per
mille preparazioni sia cotti che crudi, in insalata, in umido, ripieni, in
padella, alla griglia, fritti e sono molto adatti per essere conservati
sott'olio.
Un ultimo consiglio!
Per pulirli, prima di cucinarli, si tagliano a metà nel senso
della lunghezza, si tolgono tutti i semi che sono la parte più piccante e le
nervature bianche interne. Mentre per sbucciarli al meglio o fate abbrustolire
la buccia sulla fiamma, poi li immergete in acqua fredda e li strofinate con le
dita; oppure li mettete in forno caldo fino a che la polpa non diventi morbida e
la buccia bruciacchiata, quindi sbucciateli sotto l'acqua fredda.
VITAMINA C (mg. per 100 gr.) |
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Peperoni rossi acerbi |
84 |
Peperoni rossi
maturi |
230 |
Peperoni verdi acerbi |
77 |
Peperoni verdi
maturi |
203 |
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