Curiosità e notizie sul pesce d'acqua dolce
I pesci d'acqua dolce sono più digeribili dei pesci di mare tranne quelli a
carne grassa (anguilla, salmone).
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Anguilla o Capitone:
è un pesce tra i più lunghi con pelle viscida che va sempre tolta
prima della cottura. Per toglierla al meglio si deve strofinare il
pesce con sale grosso o farina gialla per togliere la viscidità; poi
si taglia con un coltello appuntito la pelle sotto la testa e si
tira verso la coda. Le anguille fresche si riconoscono dal loro
color olivastro con riflessi gialli e dal ventre bianco. Le anguille
per le loro caratteristiche organolettiche si possono dividere in
tre gruppi: anguille di allevamento, dove il grasso è maggiore;
anguille di valle e di stagno, hanno carne più compatta e un
discreto tenore di grassi, inoltre le prime hanno un sapore più
delicato delle seconde; anguille di acqua dolce, hanno sapore
fangoso. E' il tradizionale pesce natalizio e si può cuocere alla
brace, allo spiedo o in padella; i maschi sono i meno pregiati.
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Carpa: le
varietà di carpe sono moltissime, ma la più consigliata in cucina è
la carpa a specchi. La sua carne è molto saporita e può essere cotta in
umido, al forno, lessata accompagnata da varie salse.
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Cefali: viene
allevato in acque dolci, salmastre e marine. Viene utilizzato per
accompagnare altri tipi di pesce più pregiato (spigole, orate...).
Se è piccolo è ottimo alla griglia, altrimenti arrosto o lesso. Le
sue uova formano la bottarga che è una specialità livornese.
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Coregone o lavarello:
è originario della Svizzera; è di color argento con riflessi
verde-azzurri sul dorso e pinne sfumate dal grigio al nero. La sua
carne è delicata.
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Luccio: ha la
testa grossa e il becco ad anatra con molti denti acuminati. Ha
carni ottime e si
compra solitamente a tranci e può essere cotto lesso accompagnato
sempre da salse poiché ha una carne molto asciutta.
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Orata: il
nome deriva dalla fascia dorata che collega gli occhi; ha il dorso
grigio con riflessi azzurro-dorati e fianchi argentati. Il sapore
delle carni varia a seconda dell'ambiente in cui è vissuta l'orata e
a come si è alimentata; le più pregiate sono quelle di valle che
hanno sapore delicato e quelle di stagno con sapore più deciso.
Viene cucinata in diversi modi, il più utilizzato è al cartoccio.
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Pesce gatto:
è un pesce di stagno.
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Pesce persico:
è un pesce molto pregiato; ha dorso grigio e ventre chiaro con
pinne e coda rossastre. Può essere cucinato fritto, bollito o al
burro.
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Salmone: ha
pelle grigia con ventre bianco e fianchi color argento. La sua carne
è grassa e di color rosa; è saporito ma molto digeribile. Viene
cucinato lesso, alla griglia ed è adatto per preparare antipasti.
Molto pregiato è anche il salmone affumicato che viene di solito
servito come antipasto tagliato a fettine sottilissime.
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Spigola o branzino:
ha dorso scuro, ventre bianco e fianchi argentati; il muso è
appuntito, la bocca grande con denti aguzzi. E' un pesce tra i più
pregiati ed è oggetto di allevamento intensivo. Le sue
caratteristiche organolettiche variano a seconda del luogo di vita
del pesce e le spigole da laguna, da valli o da stagni sono le
migliori. Per far si che si cuocia meglio fare due incisioni nei
lati. Quelle piccole sono ottime alla griglia, quelle grandi bollite
o in forno; il branzino è ottimo anche come piatto freddo.
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Storione: è
un pesce con caratteristiche primitive che ebbe origine 200 milioni
di anni prima della scomparsa dei dinosauri. Nell'antica Roma era
molto apprezzato tanto da essere servito a tavola coperto di fiori.
Con le sue uova ovariche si ottiene il caviale.
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Tinca: ha
dorso verde scuro con puntini dorati, ventre verde chiaro con
sfumature gialle e occhi arancioni; ha due barbigli e pelle che
produce muco. Viene pescata in primavera e autunno, mentre nelle
altre stagioni proviene da allevamento. Prima di cucinarla va lasciata a
bagno per molto tempo per togliere il forte sapore di fango; si
cucina al forno o in umido.
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Trota: ha una
pelle azzurro-argentata con punti neri. A questa famiglia
appartiene la trota salmonata, con pelle e polpa rosa e la trota
iridea, con pelle rosata ricca di sfumature colorate (da qui il
nome) cosparsa di piccoli punti neri. Ha carne
delicata e buonissima; è reperibile già pulita, a filetti e pronta
da cuocere, fresca o congelata. Viene cucinata lessa, alla griglia o
fritta, affumicata, in patè e addirittura vengono mangiate anche le
sue uova.
Come pulire i molluschi
Per pulire i molluschi in conchiglia si deve innanzitutto pulire la conchiglia e poi
lasciarli a bagno per 30 minuti. Dopodiché fateli schiudere in un
tegame pieno di acqua e filtrate il liquido di cottura che vi servirà
per cucinare il mollusco perché è ricco di sapore. I molluschi
cefalopodi invece vanno privati del sostegno interno (nella seppia
l'osso), degli occhi , della bocca, delle interiora e della sacca
dell'inchiostro. Vanno sciacquati in acqua corrente e poi vanno cotti, ma
non per lungo tempo perché rischierebbero di diventare gommosi.
Curiosità e notizie sui molluschi
Si dividono in tre gruppi fondamentali:
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Cefalopodi:
non hanno la conchiglia esterna, ma un osso interno per sostenerli
(seppie, totani, calamari e polpi).
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Gasteropodi: hanno
un' unica conchiglia e una specie di piede muscoloso con il quale
strisciano sul suolo per muoversi (lumache o chiocciole).
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Bivalvi: hanno
due conchiglie (ostriche, telline, tartufi, datteri...).
Vediamone alcuni in dettaglio:
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Calamaro: è un cefalopode, da corpo fusiforme e allungato con due pinne ai
lati che formano un rombo; di color bianco ed è gelatinoso. Ha 8
braccia e 2 tentacoli con ventose Per pulirlo lo si spella, si
toglie l'osso interno, le interiora, gli occhi e il becco. I
calamari piccoli si cuociono interi e fritti, mentre quelli grossi
vengono tagliati ad anelli prima della cottura.
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Cannolicchio:
è un bivalve simile ad un cannolo di color giallo scuro. E' venduto
prevalentemente vivo ma per testare questo basta toccare la "carne"
che fuoriesce dal guscio e se questa si ritrae è vivo. Si può mangiare
arrosto o anche crudo, basta aprirlo e spruzzarlo di limone. In ogni
caso prima di mangiarlo assicurarsi di averlo lavato bene perché
potrebbe contenere sabbia.
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Capasanta o pettine:
ha le conchiglie a forma di ventaglio con ciccio interno bianco e
rosso. Non resiste tanto fuori dall'acqua e se non è fresca le valve
se si toccano non si chiudono. Vengono pescate tutto l'anno, ma
soprattutto in inverno. E' pregiatissima ma prima di ogni cottura va
lavata molto bene per togliere tutta la sabbia e le valve si aprono
in acqua bollente o al vapore. Si mangia cotto facendo prima aprire le
valve in padella a fuoco vivo e poi gratinandolo in forno.
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Cuore: è
bivalve con forma a cuore, viene pescata tutto l'anno.
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Fasolaro: è
bivalve con conchiglia ovale, lucida e di color rosso scuro;
l'interno è bianco. Viene pescato tutto l'anno. In cucina vengono
consigliati quelli di media grandezza perché sono meno duri e
gommosi.
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Lumaca di
mare: è gasteropode con guscio scuro e a spirale. Vive in
fondali sabbiosi e viene venduto in confezioni sigillate. Prima della cottura va
lessata in acqua e poi si può cucinare in umido.
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Mitili o
cozze: sono bivalvi di colore nero fuori e arancio all'interno;
per l'acquisto migliore bisogna sempre controllare la provenienza
per non inciampare in intossicazioni. Vengono consumati crudi o cotti, dopo averli messi a cuocere in un
tegame con acqua per aprirli; il loro sapore dipende dalla
caratteristica delle acque in cui vive perché si alimentano
filtrando l'acqua. Esiste anche una diversa varietà la cozza pelosa
che è più piccola con peli nei bordi e sapore più deciso.
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Ostrica:
è uno dei molluschi bivalve più pregiato e gia nell'antica Roma era
considerata una prelibatezza e la tradizione vuole che le sue carni
siano afrodisiache. Può essere
mangiata cruda ma solo se è ancora viva. Per accertare ciò si può
pungere il ciccio, se si contrae è fresco. Prima di cucinarla va
aperta con gli appositi attrezzi e lavata bene per togliere tutta la
sabbia. Deve essere venduta in confezioni sigillate con il
certificato di provenienza. Le ostriche concave e allungate sono
meno pregiate.
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Polpo: é
cefalopode con corpo a sacco, otto braccia munite di ventose per
catturare la preda; quando è in pericolo secerne una sostanza nera
che funge da fumogeno per aiutarlo nella fuga. Ha carne dura e per questo motivo prima di cucinarlo va
sbattuto più volte su una tavola, inoltre va tolto il becco, gli
occhi e gli organi interni. Il migliore, quello che ha carne più
gustosa, è quello di scoglio che si distingue dagli altri perché
sui tentacoli ha due file di ventose.
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Polpo muschiato o
moscardino: é cefalopode con corpo liscio di color
marrone, ha 2 occhi laterali e 8 tentacoli con ventose. E' fresco
quando ha un colore vivo ed è umido. Ha odore di muschio emanato dal
suo mantello quando è vivo (da qui il nome); viene pescato tutto
l'anno.
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Riccio di
mare: ha un involucro rotondo e spinoso con colore che
varia dal marrone al rosso; il suo ciccio è giallo-arancio. Per
aprirlo si deve tagliare con un colpo netto l'involucro nel punto
dov'è piatto. Va consumato crudo con succo di limone.
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Seppia: è
cefalopode con corpo ovale a forma di sacco contenente un osso
bianco utile per il galleggiamento. Il colore è indice di freschezza
col tempo diventa opaco. Prima
di cucinarla si deve togliere la pelle, l'osso interno e la vescica
contenente il liquido nero usato per preparare paste e risotti. Può
essere cucinata in umido, arrosto o fritta.
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Tartufo: è
tra i bivalve più pregiati. Assomiglia ad una vongola di colore grigio-giallo esternamente e
bianco all'interno. Va mangiato crudo e freschissimo. Costituisce un
raffinato antipasto per merito della sua squisita carne.
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Tellina: è un
bivalve simile ad
una vongola piccola appiattita di colore bianco con "carne" di color
bianco e violaceo; ha carne morbida e saporita. E' fresca quando
reagisce agli stimoli e deve essere venduta in sacchetti con
indicata la provenienza. Si mangia sia cruda
che cotta per fare sughi, zuppe o gratinata.
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Totano: è
cefalopode e assomiglia al calamaro ma ha due pinne laterali che
formano una freccia ed è di color rosso. Prima di cuocerlo si deve
spellare, togliere l'osso, le interiora, gli occhi e il becco; gli
esemplari più grandi prima di essere cucinati, vanno tagliati a
strisce perché hanno carne molto compatta.
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Vongola:
è il bivalve più noto, di color grigio con ciccio bianco. Vive
infossata nella sabbia e si alimenta filtrando l'acqua. Ce ne sono
di diversi tipi: la vongola gallina (ha striature a zig-zag, sapore
deciso e carne tosta; non è allevata); la vongola verace (ha
conchiglia ovale di color verde-giallo con carni ottime e ricercate;
è la più pregiata perché ha carni dolci e morbide); la vongola
filippina (ha i sifoni legati tra loro; ha carni dure e meno dolci);
la longone (internamente è di color oro; ha sapore delicato e dolce,
ma ha una conchiglia molto fragile). Ogni tipo di vongola va
acquistata viva.
Come pulire i crostacei
Per pulire i crostacei bisogna per prima cosa immergerli in acqua bollente per
ucciderli e poi pulire la corazza. I crostacei possono essere sgusciati
crudi togliendo le zampe, aprendoli nel dorso e togliendo delicatamente
la polpa, asportando poi il sacchetto di sabbia e il filo intestinale.
Oppure possono essere sgusciati dopo averli scottati, tagliando la
corazza nel dorso, togliendo il sacchetto di sabbia e
l'intestino. Le zampe e le chele, anche se tolte per
sgusciare i crostacei, possono essere mangiate. I crostacei non
richiedono lunghi tempi di cottura e se dobbiamo cucinarli con altri
pesci, vanno aggiunti per ultimi.
Curiosità e notizie sui crostacei
Hanno dure corazze e si dividono in
decapodi, cioè che hanno 10 zampe e camminano sul fondo (gamberi,
scampi, aragoste) e granchi. Questi due gruppi, a loro volta, si
dividono in macruri (coda lunga) brachiuri (coda corta). Le loro corazze
diventano rosse con la cottura.
Vediamone alcuni in dettaglio:
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Aragosta: ha
corazza rossa e spinosa con 2 lunghe antenne sulla fronte. Il 70%
dell'aragosta non si mangia, infatti è commestibile solo la coda
che viene solitamente mangiata lessa con maionese.
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Astice: ha
corazza blu-maculato e liscia.
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Gambero di fiume: ha corazza rossa e vive nei
fiumi. Prima di cucinarlo occorre togliere l'intestino e va lavato
molto bene per togliere il fango.
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Gambero rosa o
gamberetto: ha corazza rosa, carne gustosa e pregiata. E'
ottimo fritto.
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Gambero rosso:
ha corazza rossa con lunghe e sottili antenne in testa. Viene usato
per cocktail di gamberi, dopo averlo lessato e accompagnato da salsa
rosa. Può essere mangiato anche in zuppa o fritto.
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Gambero viola:
ha una corazza con spine, 5 paia di gambe che usa per nuotare e ha
una coda a ventaglio. Quando lo si compra il colore deve essere
molto vivo con sfumature violacee.
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Grancevola:
ha corazza dura, rosastra e coperta da protuberanze. Solitamente
viene mangiata lessa nel suo guscio condita solo con olio e limone o
con delle salse.
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Granchio di mare:
è di color rosso e ha due grosse pinze sul davanti molto forti.
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Granchio ripario: ha carne molto saporita, è
ottimo fritto o in zuppa.
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Mazzancolla:
ha corazza bruno-rossa. La freschezza di questo crostaceo si può
verificare dal corpo sodo e testa ben attaccata alla coda.
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Scampo: ha
corazza rosa con lunghe chele e antenne; si mangia solo la coda, ma
nelle chele o nella testa si può trovare la carne più pregiata. Si
consiglia di sgusciare la coda e friggerla dopo averla immersa in
una pastella d'uovo o lessarla e servirla con salsa a piacere o
arrosto sulla brace. La sua freschezza si riconosce dal colore rosa
uniforme, se ci sono macchie scure non è buono.
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